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Un viaggio lungo e tortuoso

  • ludovicastiglia
  • 20 gen 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

All'inizio della mia malattia nessuno si era accorti di ciò che realmente stava accadendo. Piano piano iniziai a spegnermi, come se tutto ciò che mi circondasse non fosse più di mio interesse, come se tutti coloro che mi circondavano non erano più un mio problema. Privarsi del cibo porta a meccanismi autodistruttivi, porta a non accettarsi più, porta a non accettare più coloro che ci circondano e ben più grave porta all'abisso. Ricordo che quando uscivo ero sempre attenta a rincasare all'ora giusta per non saltare il pasto, "guai!", mi dicevo, "non puoi ritardare ne anticipare il pasto, potresti ingrassare...", "attenta, a ciò che mangi", "hai mangiato troppo, adesso 100 addominali sono d'obbligo"... capite anche voi che vivere così è completamente impossibile. Spesso mi chiedo cosa mi abbia salvata e la risposta è: non cosa, ma chi. Nessuno sapeva cosa mi frullasse in testa, ma tutti erano pronti a puntarmi conto il dito, tutti erano pronti a dire "guarda un po' come si è ridotta, è così magra...", parole che tagliano più di un coltello pen affilato. Fino a pochi mesi fa guardavo all'allenamento con ossessione, credevo che se avessi saltato una sessione di allenamento le mie gambe sarebbero diventate enormi, che la mia pancia sarebbe stata flaccida e che sarei diventata un mostro, questo non mi permetteva di vivere la vita serenamente, ero arrivata a fare movimenti assurdi anche a scuola, proprio perchè credevo che quei movimenti mi avrebbero portata a dimagrire. Oggi, invece se dovessi parlare del mio allenamento vi direi che quando vado in palestra ad allenarmi sono felice, spensierata e che se non riesco a fare un esercizio non mi faccio alcun problema, ne parlo semplicemente con il mio istruttore e cerchiamo di capire insieme quale può essere il problema. Oggi cerco il confronto con i miei genitori, parlo con loro dei miei problemi e cerco in loro conforto e comprensione, credo sia fondamentale per chi ha vissuto o vive una situazione simile avere accanto qualcuno che ti capisca e che ti aiuti nei momenti di difficoltà. So bene che aprirsi con chi non vive la tua stessa realtà sia spaventoso, ma io l'ho fatto, ne ho parlato ad una persona a me carissima, un'amica che so non mi tradirà mai, una di cui posso fidarmi, questo mi ha spinta un passo avanti, parlate di ciò che vi accade e non spaventatevi, se vi amano vi capiranno. Non c'è una formula magica per guarire, non c'è un antidoto che vi aiuti...la cura al problema siete voi stesse e nessun altro, affidatevi a chi vi vuole bene, ma ricordatevi che ad avere quei pensieri distruttivi siete voi e non loro, pertanto voi per prime dovete cacciarli dalla vostra mente. So che quando sentite: "devi INGRASSARE" vi verrebbe da piangere perchè pensate al grasso che vi si deposita dappertutto, ma non è così, ci sono molti modi per PRENDERE PESO, non fatevi spaventare dalla parola grasso, perchè noi abbiamo bisogno di grassi, non tutti i grassi sono certamente uguali, ma condire con olio di oliva extravergine, mangiare semi, noci e frutta secca in generale, non vi porterà ad accumulare grasso adiposo, ma ansi vi aiuterà ad essere più sani. Io ho iniziato piano e poco alla volta, la guarigione è lunga, ma non impossibile, ricordate quanto valete e che voi contate prima di tutto. Spero che leggendo non vi siate annoiate troppo, baci e alla prossima.


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